Intolleranza al glutine: si può richiedere l’invalidità?

Il mondo delle intolleranze alimentari mette a nudo un’allarmante e odierna realtà: si tratta di quella che vede crescere vertiginosamente il numero di coloro che sono affetti da celiachia.

Questa infiammazione che va ad interessare in maniera cronica l’intestino di soggetti geneticamente predisposti desta molta attenzione oggi: c’è una grande sensibilizzazione intorno alle esigenze di chi non tollera il glutine da parte della società tutta all’unisono.

Basti pensare al gran parlare che vi è tra i media, senza contare il grande contributo dato dalle aziende operanti nel comparto alimentare: queste ultime offrono oggi varianti di prodotti di ogni genere, dal primo al dolce, appositamente realizzate per gli intolleranti al glutine appunto.

Trattandosi di una patologia a tutti gli effetti, riconosciuta in tutto il mondo, è lecito e giusto chiedersi se chi soffre di celiachia possa richiedere l’invalidità civile.

Non resta che scoprirlo.

 

Invalidità civile e celiachia: un nesso non ancora del tutto chiaro

L’invalidità civile nata come forma di tutela che la legge riconosce a chi, per la presenza di una o più patologie, ha una ridotta capacità lavorativa, è un’agevolazione importante, che dà diritto all’esenzione per l’acquisto dei farmaci necessari fino all’attribuzione di un vero e proprio beneficio economico.

La legge ha stabilito con precisione, previa apposita tabella, l’elenco delle patologie che conferiscono il diritto al riconoscimento di una determinata percentuale di invalidità civile in base alla gravità delle stesse.

Ebbene, al fine di dissipare ogni ragionevole dubbio intorno al possibile nesso celiachia-invalidità civile, è doveroso partire con il verificare se tra le malattie passibili di tutela compaia appunto anche l’intolleranza al glutine.

In verità, un riferimento ad essa sembra esservi, visto che viene tra tutte menzionata anche la “sindrome da malassorbimento enterogeno con compromesso stato generale”.

Si tratta di un disturbo considerato importante, visto che dà diritto a richiedere l’invalidità civile per una soglia compresa tra il 41 e il 50%.

Le conferme da parte della legge però tardano ad arrivare.

Nei fatti si tende piuttosto ad escludere che la celiachia possa rientrare nella predetta categoria.

La ragione potrebbe essere ricondotta al corretto significato da attribuire al concetto di “compromesso stato generale” che mal si adatterebbe alle condizioni di salute dei soggetti affetti da intolleranza al glutine.

Questi ultimi infatti, pur risentendo di problematiche a carico della propria salute, non possono assumere farmaci specifici, potendosi in vero tutelare solo correggendo la propria dieta al fine di evitare il glutine in tutti i modi.

In linea generale dunque l’invalidità civile non potrebbe essere estesa ai casi di celiachia, ma questo non è sempre vero, vista la presenza di alcune eccezioni.

 

Celiachia non dà diritto all’invalidità: ecco le eccezioni

Fermo restando quanto sopra detto e considerato, esistono dei casi in cui l’invalidità civile può essere accordata ai soggetti affetti da celiachia: si tratta di quelli il cui stato di salute è, appunto, costantemente compromesso o, in ogni caso, pregiudicato in modo apprezzabile, per via della concomitante sussistenza di altre patologie.

Stessa cosa dicasi per tutti i casi in cui la celiachia dovesse manifestarsi in forma molto grave, tale da comprometterne in maniera generale e duratura lo stato di salute di un individuo.

Questi in ultima analisi i casi in cui gli individui affetti da celiachia hanno diritto al riconoscimento dell’invalidità civile.