Menu senza glutine anche nelle scuole: le prime novità approdano a Milano

L’anno scolastico si è chiuso con una bella novità nelle scuole milanesi: in occasione della settimana nazionale della celiachia, promossa da AIC (Associazione Italiana Celiachia), Milano Ristorazione ha proposto proprio a ridosso della pausa estiva un menù senza glutine a tutti i bambini delle scuole milanesi.

L’intento di questa giornata, che si è caricata di speranze e di buoni propositi per un nuovo modo di vivere la celiachia tra i banchi di scuola, è stato quello di trasmettere un importante messaggio: l’intolleranza al glutine non deve fungere da barriera, non può e non deve rappresentare un limite nella dieta.

Un messaggio importante che ha avuto eco e risonanza in tutta la cittadina e non solo, portatore di una rinnovata sensibilità per questa problematica che interessa un numero sempre più alto di giovanissimi.

 

Celiachia tra i bimbi: i numeri sono sempre in aumento

Che la celiachia sia una problematica largamente diffusa è ormai ampiamente noto: si tratta a conti fatti della più frequente intolleranza alimentare che interessa tutto il mondo.

Si stima che solo in Italia vada ad interessare circa 600mila persone, almeno questo è il numero complessivo di coloro che hanno avuto modo di riscontrare il problema in questione.

Sì, perché quella della celiachia non è una problematica facile da portare alla luce: non tutti sanno di soffrirne, complice la comunanza di sintomi con altre patologie e con disturbi purtroppo largamente diffusi, che tendono ad essere minimizzati e che, purtroppo, spesso cronicizzano senza neppure che ci se ne renda conto.

Solo a titolo di esempio, i dolori addominali e il gonfiore rientrano nel quadro sintomatologico della colite e della stitichezza. Altro sintomo largamente diffuso quello della stanchezza cronica: ebbene, quella sensazione costante di debolezza e mancanza di energia può essere presagio di celiachia ma sono davvero pochi, medici compresi, a prendersi cura di verificarne la possibile associazione con la celiachia.

L’intolleranza la glutine dunque di per sé non rappresenta un problema, visto il modo in cui la società tende oggi ad affrontarlo: il vero limite è la mancanza di informazione.

 

L’integrazione parte anche dal cibo

Il menù gluten free così proposto nelle scuole milanesi non è stato concepito semplicemente per proporre una variazione degli alimenti e degli ingredienti che lo compongono.

L’iniziativa ha preso le mosse piuttosto dall’intento di caricarsi e di diffondere un significato ben più ampio: il desiderio di fare integrazione, di rompere le barriere, in sintonia con la facilità con la quale oggi ingredienti e alimenti senza glutine possono essere facilmente reperiti ovunque.

I bambini conoscono molto bene la celiachia, esattamente come gli adulti, fa parte ormai della loro quotidianità e ciò ha luogo soprattutto a scuola. Qui è giusto che vengano educati a scegliere senza rischi gli alimenti della propria dieta presente e futura.

È di vitale importanza insegnare loro a capire che senza glutine non vuol dire senza gusto.

Si può consumare proprio di tutto, senza incorrere in rischi per la salute e senza nessuna differenza.

 

Fortunatamente oggi c'è molta consapevolezza e sensibilità intorno al tema della celiachia.

Iniziative come queste non possono e non devono passare inosservate, essendo l’integrazione dei bimbi celiaci con i loro compagni il primo mattone per l’edificazione di una società buona e giusta.