La dieta “senza glutine” aiuta a perdere peso?

Che il gluten free sia diventato un vero e proprio trend in campo dietetico appare chiaro se si considera che le vendite di alimenti senza glutine sono in pieno boom, con un aumento doppio o addirittura triplo del fatturato negli ultimi cinque anni.

Tutto questo non è dovuto certamente al solo fatto che la celiachia è aumentata negli ultimi anni, o quanto meno che viene riscontrata più facilmente nei pazienti rispetto al passato: la ragione è da ricondurre più nello specifico alla convinzione sempre più diffusa che il “senza glutine” aiuti a migliorare la salute, le prestazioni, favorendo al tempo stesso la perdita di peso.

Ma è proprio così? Può il gluten free aiutare a dimagrire?

Cerchiamo di dare una risposta a questo legittimo quesito.

Il senza glutine fa dimagrire: illusione o realtà?

E’ un’idea comune ritenere che gli alimenti privi di glutine siano più salutari ed associabili ad una perdita di peso. La convinzione più diffusa è quella di credere che il pane e la pasta senza glutine siano qualitativamente superiori a livello nutritivo e migliori in termini di benefici per la salute rispetto al tradizionale prodotto contenente il glutine.

In realtà questi prodotti, che contengano il glutine o meno, sono alimenti trasformati.

Pane, pasta, cracker, biscotti e pancake sono tutti fatti con farina e zucchero; “senza glutine” si riferisce solo al tipo di farina utilizzata.

Quindi, se davvero vogliamo perdere peso, faremo bene a consumare cibi quanto più possibili sani, non lavorati, non trattati, questo al di là della presenza o meno in essi di glutine.

 

Il gluten free è associato ad una migliore salute: vero o falso?

Spesso il glutine è stato associato a infiammazioni, malattie cardiache, diabete, sindrome metabolica e disturbi neuropsichiatrici: insomma, questo è diventando in breve tempo uno fra gli elementi più temuti ed più evitati nei menu dei paesi occidentali.

Questo timore trova la sua principale ragione nel fatto che gli alimenti che lo contengono hanno un elevato indice glicemico. Ma anche questa cattiva fama sembrerebbe da smentire, almeno per quanto riguarda il rischio di malattie cardiovascolari.

Il glutine è una proteina presente nel grano, nell'orzo e nella segale che fa male solo a determinati soggetti che hanno un’acclarata predisposizione ad una intolleranza.

Una dieta priva di glutine sarebbe necessaria solo a chi viene diagnosticata la celiachia in maniera ufficiale. Solo in questi casi, infatti, l’assunzione di glutine cagionerebbe danni alle cellule intestinali, causando quindi problemi seri.

Ancora, ci sono persone con condizioni infiammatorie che possono trarre un beneficio dall’eliminare o limitare il glutine dalla loro dieta.

 

Certamente per tutti coloro che seguono una dieta priva di glutine per necessità mediche, l'abbondanza di cibi privi di glutine sul mercato è diventata una realtà.

In questi casi, queste persone hanno tutto quello che occorre loro per vivere il consumo di cibo con serenità.

Tuttavia, resta fermo il dato che anche tutti gli altri comprano e mangiano cibi senza glutine e lo fanno anche per una questione di gusto: i cibi senza glutine hanno sapori originali e insoliti.

Quindi, nutriamoci in tutta libertà…ma con consapevolezza.