Attenzione alla spesa! Come scegliere i prodotti per affrontare al meglio la celiachia

Una diagnosi di celiachia cambia completamente lo stile di vita dei pazienti.

Una dieta priva di glutine è, al momento, per questi individui, un’alternativa obbligata che durerà, probabilmente, per tutta la vita.

Allo stato attuale, difatti, non esiste una vera e propria cura per la celiachia.

Ciò che solo può e deve essere fatto è escludere dalla dieta alcuni fra gli alimenti più comuni, quelli tipici della nostra alimentazione abituale, come il pane, la pasta, la pizza, i biscotti.

È, poi, altresì necessario eliminare ogni traccia di farina in quanto il glutine, per chi soffre di celiachia, anche se assunto in piccole dosi, può causare danni. Una rigorosa dieta senza glutine, attualmente, è l’unica terapia che possa garantire al celiaco uno stato di salute perfetto.

Già ma come scegliere i prodotti giusti in un mercato così ricco e variegato, ma spesso ingannevole?

 

Alimenti senza glutine: una scelta spesso non facile

Affinché un alimento possa essere correttamente definito “senza glutine” non dovrebe contenere più di 20 ppm (20 mg/ Kg) di glutine. Ecco, questo è il primo dato di carattere tecnico dal quale partire.

Molto spesso, almeno nella fase iniziale, non è facile accettare questa nuova condizione e si fa parecchia fatica a mantenere la dieta gluten free non solo quando si va al ristorante o quando si viaggia, ma anche quando si deve fare la spesa alimentare quotidiana.

Negli ultimi anni è decisamente aumentata l’offerta di prodotti senza glutine.

Non c’è dubbio che la garanzia di genuinità e di bontà dal punto di vista nutrizionale, combinate con un prezzo onesto, rappresentino soluzioni che potrebbero decisamente migliorare le condizioni di vita di chi soffre di celiachia. A volte, però, ci si sente disorientati nella scelta, data la grande quantità di prodotti che troviamo abitualmente sugli scaffali.

Ecco dunque a cosa stare attenti:

 

Elenco ingredienti

È bene ricordare che i cereali contenenti glutine, quindi, quelli vietati, sono:

 

Farro

NO a zuppe e crusca

Spelta

NO a farine per dolci, biscotti con essa realizzati

Orzo

NO a biscotti, zuppe, pasta, pani e pizze, pan grattato, con esso realizzati

Triticale e Kamut

NO a farine, biscotti, fette biscottate con essi realizzati

Greunkern (grano greco)

NO a pani e pizze, piadine, grissini, zuppe

Seitan (alimento ricavato dal glutine)

NO ad alcuni condimenti vegetariani e molte salsa di soia

Avena e Malto (più che altro pericolosi perché contaminati)

Attenzione a zuppe miste, yoghurt ai cereali con tracce di questi cereali

Frumento

NO a grano duro, grano tenero, pan grattato, germe di grano, fiocchi, pani e pizze, ecc.

 

Dicitura “non contiene tracce di glutine”

Quando si decide di scegliere un prodotto che non rientri nella gamma “gluten free”, convinti di trovarsi davanti un alimento per sua natura senza glutine, ad esempio, senza farina di grano ecc. è bene verificare con estrema cautela che sulla confezione non vi sia scritto “può contenere tracce di glutine”.

Questa dicitura molto ambigua indica la possibile presenza di glutine cagionata da contaminazioni accidentali che possono aver luogo nella fase di lavorazione di altri alimenti.

Un prodotto del genere può contenerne, dunque è bene non acquistarlo.

 

In conclusione, abbiamo, come si vede, tutto quello che ci serve per poter fare scelte consapevoli a vantaggio della nostra salute.