Difetto di crescita del bambino: può essere colpa della celiachia?

I normali parametri relativi allo sviluppo del bambino possono essere alterati dalla presenza di intolleranza al glutine?

La risposta non è così semplice come sembra perché non è detto che tutti i piccoli affetti da celiachia subiscano alterazioni della crescita così come, di converso, non è detto che i difetti di crescita di cui i bimbi siano eventualmente vittime siano imputabili sempre alla celiachia.

Allora? Cerchiamo di spiegare meglio il fenomeno e dare una risposta chiara e univoca.

Difetto di crescita per problemi di assorbimento

Essere affatto da celiachia per un bimbo potrebbe significare avere problemi di assorbimento dei nutrienti. La reazione infiammatoria alla base della celiachia interferisce, infatti, con l'assorbimento delle sostanze nutritive, a causa del cattivo funzionamento villi intestinali.

Ecco la ragione per la quale i piccoli affetti da celiachia possono essere soggetti ad un maggior rischio di scarsa crescita corporea.

La celiachia, un po’ come tutte le forme di infiammazione dell'intestino, comporta una significativa riduzione in termini di assorbimento dei nutrienti al quale consegue inevitabilmente un deficit sia energetico che proteico.

Stesso discorso vale per tutti i bimbi ai quali sia stata diagnosticata la celiachia: in questo caso l’alimentazione può subire restrizioni errate e/o non giustificate da parte dei genitori.

Il regime alimentare del bimbo deve rimanere completo e non deve subire carenze: ecco il motivo per cui mamme e papà dovrebbero acquistare prodotti ad hoc senza glutine, piuttosto che bandire una serie di alimenti dalla tavola del piccolo.

Si può prevenire tutto questo?

La prevenzione è la madre di tutte le cure, e questo vale ovviamente anche nel caso della celiachia. Essa parte, innanzitutto, dal monitoraggio della salute del piccolo.

Ogni genitore dovrebbe sottoporre a controlli il proprio piccolo in presenza di un quadro sintomatologico in tutto e per tutto analogo a quello della celiachia.

E’ bene dunque monitorare la crescita dei bimbi cosi da diagnosticarne l’eventuale intolleranza il più presto possibile.

Oggi, essendo l’allarme sulla celiachia davvero molto alto, gli strumenti di diagnosi, per altro sempre più avanzati e raffinati, certo non mancano.

Giova far presente che la celiachia, se non diagnosticata in tempo, può generare nel piccolo, così come negli adolescenti, un picco di massa ossea con il correlato e conseguente maggior rischio di osteoporosi in età adulta. Ecco perché sono nati tra i tanti, anche prodotti golosi, come pane e pizza senza glutine ad esempio, proprio per consentire a bimbi e ragazzi di non privarsi delle cose buone.

Cosa fare nel caso venga diagnosticata la celiachia?

Nel momento in cui dovesse essere rassegnata la diagnosi di celiachia nei confronti del bimbo, i genitori dovranno intraprendere un percorso di adattamento dello stesso alla patologia in questione provvedendo ad una riorganizzazione dello stile di vita che inevitalmente coinvolge prima di ogni altra cosa proprio loro.

Se ben organizzata, la dieta del bambino celiaco permette infatti un’adesione ottimale: è necessario utilizzare delle stoviglie dedicate, organizzazione al meglio la dispensa con alimenti senza glutine che dovranno essere separati da quelli con il glutine destinati al resto della famiglia.

E’ opportuno, oltre che provvedere all’acquisto di prodotti certificati, dare comunicazione a scuola del problema, nel caso il piccolo frequenti l’asilo o la scuola materna, in modo che anche la mensa scolastica si adegui a questa rinnovata e specifica esigenza.