Ostie sacre per celiaci: obbligo o facoltà?

A fronte del crescente numero di persone affette da celiachia, quello di produrre e diffondere ostie senza glutine si è rivelato un nuovo emergente problema che il Vaticano si è sentito chiamato, in qualche modo, ad affrontare.

La composizione dell’ostia per la Comunione rappresenta infatti di per sé un problema non indifferente per chi, pur affetto da questa patologia, non intende - giustamente - rinunciare all’Eucarestia. La farina di frumento con cui le ostie sono realizzate fa male a chi soffre di celiachia.

Vediamo di seguito come la questione viene affrontata dagli organi competenti.

 

Ostie sacre senza glutine: le soluzioni proposte

La prima soluzione, la più semplice e intuitiva chiaramente, è stata quella di realizzare ostie sacre senza glutine in due modi: utilizzando farine a basso contenuto di glutine o eliminandone completamente la presenza, quindi aggiungendo, al posto di esso, altre sostanze all’impasto per rendere possibile la panificazione.

Ma la Congregazione per la Dottrina della Fede, da questo ultimo punto di vista, è stata subito chiara sostenendo che l’aggiunta di tali sostanze, in qualche modo estranee, renderebbe l’ostia materia non passibile di Eucaristia. Rimane dunque la prima soluzione, ma anche in questo caso la questione ha generato negli ultimi anni parecchia confusione e legittimi dubbi.

Secondo l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) le ostie di cui i celiaci possono cibarsi in tutta sicurezza devono essere o completamente senza glutine o in alternativa con contenuto di glutine di massimo 100 mg/kg.

 

L’importante intervento della AIC

L’Associazione Italiana Celiachia si è prodigata molto a risolvere il problema al punto che, di comune accordo con la Federazione delle Associazioni Celiachia europee (Aoecs), ha inviato una lettera al Santo Padre chiedendo che l’utilizzo delle ostie senza glutine divenga normalità in tutto il mondo, cosa che al momento non ha ancora avuto luogo, ma che non mancherà di avvenire, si spera, a seguire con il tempo.

Durante la Consacrazione è poi fondamentale che le ostie per i celiaci siano custodite in una pisside a parte, in modo che in nessun modo vengano in contatto con le ostie normali onde evitare ogni possibile rischio di contaminazione.

Oggi è semplice per ogni parroco reperire ostie senza glutine in quanto il mercato, anche online, ne è ricco, quindi il problema di per sé non sarebbe così difficile da affrontare.

 

Il consiglio che in ogni caso ci sentiamo di dare a tutti quelli che soffrono di questa patologia, specie se in forme particolarmente gravi, è quello di avvertire il proprio parroco del problema, in modo che egli possa agire in maniera sensata e nel più sicuro dei modi.

Questo piccolo accorgimento consentirà di affrontare il problema in maniera più allarmante, garantendo che vengano presi specifici accorgimenti.