Allergie alimentari e allergie di primavera: vi è un nesso nell’insorgenza?

Il caldo e la bella stagione sono il sogno di tutti, ma un po’ meno per chi soffre di allergie ai pollini.

Come se non bastassero i disturbi e fastidi a queste ultime connesse, a complicare la vita di queste persone si aggiunge un fenomeno che riguarda anche le allergie alimentari, quello delle reazioni crociate. Ma che cos'è un’allergia crociata?

Tale è definita l’associazione di più allergie che si manifesta quando gli anticorpi che vanno a dirigersi verso un allergene specifico riconoscono delle molecole allergeniche simili in altre fonti allergeniche.

Tra le più comuni allergie crociate è possibile annoverare quella tra polline inalato e allergeni presenti in alcuni cibi ingeriti, oppure tra lattice da esposizione cutanea e particolari alimenti. 

Reazioni crociate: chi colpiscono con maggiore frequenza?

Molto spesso sono proprio i soggetti maggiormente colpiti da allergia ai pollini coloro che si dimostrano maggiormente vulnerabili alle reazioni crociate.

Alcuni di questi soggetti manifestano le reazioni tipiche delle allergie alimentari solo durante la stagione pollinica, mentre altri possono manifestare tali sintomi durante tutto l’anno.

Generalmente si tratta di reazioni che tendono a variare da individuo a individuo.

Fortunatamente, non tutte le persone che soffrono di allergie stagionali sono vittima di tali reazioni crociate, ma questo non deve assolutamente far sottovalutare il problema, che, invece, dovrebbe essere colto in maniera quanto più possibile tempestiva.

Soffrire di allergie stagionali e allergie alimentari insieme rappresenta un problema di una certa importanza, che richiede quindi di fare tutto quello che si rende possibile per scongiurare il manifestarsi e/o peggiorare della sintomatologia.

 

Come riconoscere la possibile presenza di una reazione crociata?

Purtroppo i dati non sono affatto incoraggianti: si calcola che una percentuale che va dal 50 all’80% delle persone con allergia al polline di betulla sviluppi anche reazioni tipiche delle allergie alimentari, più frequentemente alle mele, pere, noci, carote crude, kiwi, nocciole.

Per quanto vitale, non è però affatto semplice per chi soffre di allergie stagionali capire se è in atto una reazione crociata che porta quindi a sviluppare, come chiarito, anche allergie alimentari.

Molto spesso si possono associare fastidi alla bocca e alla gola, soprattutto nelle persone allergiche al polline di betulla, in particolare dopo aver mangiato verdure crude e frutta, soprattutto durante la stagione pollinica. Si parla anche, in termini tecnico-scientifici, di sindrome orale allergica (SOA) per riferirsi alla ipersensibilità alimentare che include tutta una serie di sintomi provocati proprio dal contatto di un determinato alimento con la mucosa orale o faringea di soggetti allergici, in prevalenza sensibilizzati ai pollini.

 

In linea di massima si vanno a sviluppare per prime le allergie stagionali e poi, a seguire, le allergie alimentari. Tuttavia la conoscenza della tempistica con la quale in fenomeno in questione ha luogo non è di grande aiuto ai fini della cura.

Per evitare i sintomi è, piuttosto, assai utile sottoporsi ai dovuti test, conoscere la causa delle reazioni crociate e fare un elenco dei cibi da evitare, soprattutto nelle stagioni più critiche.